La sostenibilità è un atto di responsabilità e di impegno che ciascuno di noi può assumersi per tutelare l’ambiente e prendersi cura delle persone che verranno dopo di noi.
Noi di Toma Italian Brands, siamo da tempo particolarmente sensibili a questa problematica ed a tal proposito abbiamo messo in campo azioni volte a ridurre concretamente gli sprechi e l’inquinamento derivante dai nostri processi. A supporto di quanto affermato provveduto all’allestimento di un impianto fotovoltaico atto all’approvvigionamento indipendente di energia da fonti rinnovabili.
Nell’intera filiera B2B e B2C le plastiche vergini sono state interamente sostituite da plastiche 100% riciclate post consumo unitamente all’introduzione di un materiale plastico innovativo, il Green PE, derivato per il 93% da fonte rinnovabile. La stessa attenzione è stata posta per tutti quegli elementi in carta o di derivati dalla cellulosa. Per questi si è scelto di selezionare solo prodotti certificati FSC, certificazione che tutela la biodiversità, difendendo il nostro pianeta dalla deforestazione incontrollata.
Anche il riutilizzo degli sfridi di tessuto, in un’ottica di economia circolare, è al momento oggetto di uno studio dedicato e in via di definizione. Allo stesso modo abbiamo attivato un dottorato di ricerca con il Dipartimento Jonico di UNIBA al fine di individuare, razionalizzare e sintetizzare le buone pratiche rispondenti al paradigma della sostenibilità nel fashion.
In questo percorso l’unità di intenti condivisa con fornitori e stakeholders diventa fondamentale. La presenza di specifiche certificazioni accertate da enti qualificati secondo le norme comunitarie rappresentano l’elemento distintivo tra chi agisce nell’ordine della concretezza e chi condivide invece la logica del green washing.
A tal proposito siamo ben lieti della creazione del Retex.Green, consorzio patrocinato da SMI (Sistema Moda Italia), Lo stesso, esclusivamente costituito da produttori italiani, risponde all’esigenza di certificare l’EPR (Responsabilità Estesa del Produttore) e prevede la gestione ottimizzata dei rifiuti rinvenenti dal settore del fashion per intervenire sul riciclo della moda.
L’obbiettivo comune? Raggiungere un maggior livello di sostenibilità nelle varie fasi di filiera mediante la costituzione di un network di fornitori qualificati e certificati.
Coinvolgere i player innovatori ad agire insieme per incidere sull’influenza collettiva, affinchè sia incubatrice di soluzioni funzionali alle sfide del presente.